L’istituzione delle comunità energetiche rinnovabili risponde a una duplice esigenza:
l’una proveniente dall’alto, e cioè dalla volontà dell’Unione europea di sviluppare
forme innovative di produzione di energia “pulita”, fondate sulla partecipazione e
sulla responsabilizzazione di tutti gli attori della filiera energetica; l’altra derivante dal
basso, ossia dalla volontà di autodeterminazione dei consumatori. Esse incarnano una
forma inedita di “democratizzazione dell’energia” e costituiscono, almeno parzialmente,
una risposta alla crisi internazionale in atto, affinché il nostro Paese possa lentamente
emanciparsi dalla dipendenza energetica estera.
I saggi raccolti nel presente volume, alla cui stesura hanno partecipato giovani studiosi
del Centro di ricerca in “Transizione ecologica, sostenibilità e sfide globali” dell’Università degli Studi di Teramo – si soffermano sui profili giuspubblicistici della disciplina in
vigore e, segnatamente, su quelli relativi alla normativa europea, statale e regionale.